IL KILLER DELLO ZODIACO. Vittime e sospetti (terza parte).


Luglio 25, 2018   Maria Rosaria Cofano

Non era passato neanche un mese e Zodiac tornò ad uccidere. Era L'11 ottobre 1969. Un tassista di nome Paul Stine raccolse un passeggero probabilmente vicino all'incrocio tra Mason e Geary a San Francisco. Stine registrò la destinazione prevista, tra Washington e Maple, nel quartiere di lusso noto come Presidio Heights. Per qualche ragione, il taxi si fermò all’isolato successivo, più a ovest, all'incrocio tra Washington e Cherry. Il passeggero gli sparò un colpo in testa con una 9mm. Prese le chiavi dell’auto, il portafogli e gli strappò un lembo di camicia. Tre ragazzini affacciati alla finestra lo videro. Erano le 21:55. Chiamarono la polizia, quando ancora il crimine si svolgeva. Poi videro l’uomo allontanarsi verso Presidio. L'agente Don Fouke, appostato a due isolati più avanti, probabilmente lo vide passare, ma era un uomo bianco e gli avevano detto di cercare un uomo di colore e quindi non gli diede peso. La descrizione del sospetto errata rimase un mistero. I ragazzini fornirono un identikit dell’assassino, che doveva avere approssimativamente un’età compresa tra i 35-45 anni. Zodiac inviò il lembo della camicia di Paul Stine con una lettera al Chronicle, il 14 ottobre 1969. Rivendicava l’omicidio e affermava che avrebbe ucciso i ragazzi, mentre si recavano a scuola. Questi particolari hanno fatto sì che l’omicidio di Paul Stine rientrasse tra quelli accertati.  

RIEPILOGO DELLE VITTIME ACCERTATE:

  • 20 dicembre 1968. David Arthur Faraday (17 anni), e Betty Lou Jensen (16 anni). Vennero uccisi con un'arma da fuoco sulla Lake Herman Road ai confini di Benicia, California.

  • 4 luglio 1969. Michael Renault Mageau (19 anni), e Darlene Elizabeth Ferrin (22 anni). Rimasero feriti da colpi d'arma da fuoco nel parcheggio del Blue Rock Springs Golf Course, nella periferia di Vallejo, California. Darlene morì durante il trasporto in ospedale. Michael si salvò.

  • 27 settembre 1969. Bryan Calvin Hartnell (20 anni), e Cecelia Ann Shepard (22 anni). Furono accoltellati in quella che oggi è chiamata la "Zodiac Island" sul Lago Berryessa nella contea di Napa, California. Hartnell riuscì a sopravvivere a ben sei pugnalate alla schiena, mentre Shepard morì al Queen of the Valley Hospital a Napa. L'assassino li attaccò travestito da boia.

  • 11 ottobre 1969. Paul Lee Stine (29 anni). Ucciso con un'arma da fuoco nel quartiere di Presidio Heights, San Francisco.

ELENCO VITTIME PRESUNTE:

  • 4 giugno 1963. Robert Domingos (18 anni), e Linda Edwards (17 anni). Uccisi con arma da fuoco, mentre si trovavano su una spiaggia nei pressi di Lompoc, California. La coppia di studenti non si era presentata a lezione per il "Senior Ditch Day", che per tradizione sarebbe un giorno stabilito in cui gli studenti dell’ultimo anno saltino le lezioni. L’assassino aveva tentato di legarli, ma i ragazzi con tutta probabilità erano riusciti a slegarsi e così li aveva sparati ripetutamente alla schiena, poi trascinati in una capanna che aveva tentato maldestramente di bruciare. Questo omicidio presentava analogie con quello messo in atto da Zodiac, avvenuto al Lago Berryessa (27 settembre 1969).

  • 30 ottobre 1966. Cheri Jo Bates (18 anni). Venne pugnalata a morte, quasi fino alla decapitazione, al Riverside Community College di Riverside, California. La dinamica dell’omicidio poteva essere riconducibile agli assalti di Zodiac e la probabile conferma arrivò quattro anni dopo, quando Paul Avery, reporter del San Francisco Chronicle, ricevette una telefonata anonima, che gli faceva notare la possibile connessione di questo delitto con altri firmati da Zodiac. Per il Dipartimento di Polizia di Riverside, Zodiac non era il responsabile dell’omicidio della Bates, ma lo stesso aveva voluto attribuirsene il merito, attraverso le lettere che si presumeva fossero state scritte da lui.

  • 22 marzo 1970. Kathleen Johns (22 anni). Raccontò di essere stata sequestrata da un uomo insieme alla sua neonata, sulla Highway 132, a ovest di Modesto, California, e di come fosse riuscita a sfuggirgli, quando il rapitore si fermò a un incrocio, saltando dall'auto, con in braccio la figlia, per poi nascondersi tra i campi. Quando raggiunse la stazione di polizia, vide alla parete l'identikit di Zodiac e lo identificò come il rapitore. Ci furono però alcune incongruenze tra il racconto della Johns alla polizia e quello che rilasciò al reporter Paul Avery del Chronicle.

  • 26 settembre 1970. Donna Lass, (25 anni) fu vista per l'ultima volta a South Lake Tahoe, California. Il 22 marzo 1971 il Chronicle ricevette una cartolina indirizzata Paul Avery, che verrà presumibilmente attribuita a Zodiac. All’interno le frasi erano state composte con lettere ritagliate da giornali. C’era un’immagine pubblicitaria di Forest Pines, le scritte “Sierra Club”,  “trovata vittima 12” e "guardate tra i pini", "perlustrate l'area di Lake Tahoe" e "in giro nella neve". Al posto del mittente c'era il suo simbolo: un cerchio attraversato da una croce. Con questa cartolina si prendeva la responsabilità della sparizione di una donna, proprio di Donna Lass, il cui corpo non venne mai ritrovato. Per la polizia poteva trattarsi di una sparizione volontaria e la cartolina una pseudo rivendicazione. Per mancanza di prove concrete, il suo possibile omicidio fa sì che Donna Lass rientri tra le presunte vittime di Zodiac.

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