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domenica 22 luglio 2018

UNA MOTIVAZIONE SENZA L'ALIBI DELLA SCRITTURA

Luglio 22, 2018   Maria Rosaria Cofano
 
… quando ho iniziato a scrivere "PROGENIE DEGENERE", ero ancora su un altro romanzo (che poi ho pubblicato con la Bastogi, dal titolo "NORA DAREN – il Corpo, il suo Supplizio"), e l’ho vissuto, subìto, come una sorta di flaschback; dunque la brevità frammentata del racconto e l’incognita del senso. Ho sempre avuto una predilezione per i racconti atemporali, di quelli capaci di raccontare più l’emozione di uno spazio. La mia scrittura non è indubbiamente facile. Amo scrivere e lo faccio quasi in maniera animalesca. Non ho paura della verità, tantomeno di raccontarla. Sono cresciuta con letture di autori datati e direi quasi per niente contemporanei, per poi smettere di leggere, quando la scrittura dentro di me premeva, affinché le dessi forma. Mi rendo conto che tutto non possa piacerci completamente e preferisco quello che non mi piace, quanto sia diverso da me e paradossalmente nella scrittura trovarlo affine.

venerdì 2 settembre 2016

NELLA TESTA DI UNA DONNA RAFFINATA

L'ennesima toilette da autostrada alla stregua di una latrina. A precedermi un ragazzo, tiene per mano sua figlia. Fosse stata la mia, l'avrei fatta pisciare in macchina. Entro, ma non tocco praticamente niente: salviette antibatteriche, contenitore dove piscerò eludendo e scongiurando possibili infezioni. Mi passano per la testa tanti di quei pensieri che sono già distratta dal vociare insistente della gente al bar. Lui prende un Gratta e Vinci  e in macchina esulta: "Ho vinto 500 euro!...", non si fida di niente e nessuno e aggiunge "... mettilo qua, mettilo là...", e si riparte. Freccia a sinistra. Di nuovo in autostrada a contare i sorpassi. Quanto mi piace guidare! Metto insieme tutti i pezzi e realizzo che Roma sia vicina, a conferma l'asettica voce del navigatore. Il sole in faccia e la costipazione intestinale già in atto. Per due giorni di cacare non se ne parla proprio: senza il mio bagno è una tragedia. MRosariaC

 

I miei libri:

PROGENIE DEGENERE - L'origine del male.

Nora Daren. Il corpo, il suo supplizio

venerdì 3 giugno 2016

UN PUNTO FERMO


Ho ripreso a scrivere, ritagliandomi un po' di tempo dopo i pasti e verso sera, quando i rumori stranamente tacciono e c'è solo la scelta della musica giusta. Come una medicina il desiderio di scrivere arriva. Quello che scrivo a volte mi stupisce negativamente. C'è una parte di me che non si pone censure, che ha bisogno di rendere il racconto avulso da inibizioni. Senza freno, vago libera nei meandri più oscuri della mia indole. Non la sola ricerca della memoria, perché tutte le porte sono come spalancate. Mi cerco e mi trovo. Che strana che sono! Del resto lo sono sempre stata. Credo a quello che sento, ma sono quello che immagino. Le parole appagano più del cibo. MRosariaC



I miei libri:

PROGENIE DEGENERE - L'origine del male.

Nora Daren. Il corpo, il suo supplizio


venerdì 21 giugno 2013

1 - DIARIO DI CINISMO QUOTIDIANO

Giugno 21, 2013   Maria Rosaria Cofano

L'altro giorno ero in fila alla posta, tra profumi e puzze ascellari di una umanita variegato-avariata, e mi sono chiesta: "Ma chi cazzo te lo fa fare?", ovviamente non di stare in fila alla posta, quanto di scrivere. Le due cose a pensarci bene non è che siano tanto dissimili nell'approccio di un senso. Andare alla posta lo si deve fare per forza, oppure ci devi mandare qualcuno, come anche puoi pagare con transizioni bancarie evitandoti la fila. Scrivere è qualcosa che lo scrittore debba anche sentire di fare per forza, ma non come una sorta di costrizione sistematica, diciamo più come una necessità vitale, come lo può essere respirare. Ma qualcuno potrebbe mai respirare al posto tuo? Non penso, però, potrebbe scrivere al posto tuo. Molte letture importanti vedono la luce dopo la supervisione ad opera di scrittori dotati e latenti, destinati a rimanere senza firma. Ombre, ombre di un merito che probabilmente non arriverà mai... e così, mentre affogavo nelle mie contorte lugubrazioni mentali, una signora corpulenta segnalava ad una conoscente, quanto sia divenuto difficile vivere di questi tempi e che a stento ancora si riesca a mangiare. Ennesimo paradosso, visto che a stento entrasse dalla porta... ed era arrivato il mio turno. Pagare, pagare...


CORREZIONE GRAMMATICALE E SINTATTICA. EDITING...

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