STORIE AMARE

 Il 24 marzo del 1944, Settacinque anni fa, ci fu l'eccidio delle Fosse Ardeatine. I nazisti uccisero 335 italiani, in gran parte civili, con un colpo di pistola alla nuca. Il luogo scelto per l'esecuzione fu una cava di tufo dismessa sulla via Ardeatina, un posto ritenuto idoneo per nascondere l'esecuzione e farla poi fungere come fossa comune. Fu questa la conseguenza di un evento accaduto il 23 marzo 1944... CONTINUA A LEGGERE >

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Il segreto delle sorelle Morgan. Diceva Auguste Rodin: "Una donna che si pettina i capelli colma il cielo del suo gesto", ma nella storia che mi appresto a raccontare, tale leggiadra gestualità lascia il posto al crimine, che in un Blog come questo non poteva essere altrimenti. Il tutto si consuma in epoca vittoriana, periodo storico che prenderà il nome dalla regina Vittoria, coincidendo con la sua intera esistenza, quindi sviluppatosi tra il 20 giugno 1837  (anno in cui la regina Vittoria venne incoronata alla morte dello zio, il re Guglielmo IV),  fino alla sua morte, avvenuta il 22 gennaio 1901... CONTINUA A LEGGERE>
 
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Evelyn McHale, uno scatto l’ha resa immortale. Parafrasando il film "La morte ti fa bella" dell’eclettico Robert Zemeckis, mi torna in mente Evelyn McHale, che però non si avvalse della chirurgia plastica per ambire allo spauracchio di una artificiosa, patetica e immortale bellezza. Non si sa molto di questa giovane donna, morta suicida il 1 Maggio 1947, gettandosi dal ponte di osservazione all'86 ° piano dell'Empire State Building. Era nata il 20 settembre 1923 a Berkeley, in California, ed era una dei nove figli di Helen e Vincent McHale. Con il padre, banchiere, si trasferirono a Washington DC nel 1930. La madre soffriva di depressione, mai diagnosticata né curata. Il matrimonio non riuscì a superare i difficili momenti incorsi a causa della salute mentale della madre e quindi si arrivò ad un sofferto divorzio. Al padre vennero affidati i figli e tutti si trasferirono a Tuckahoe, New York. Frequentò il Liceo e dopo il diploma entro a far parte dell’Esercito femminile (Women's Army Corps) di stanza a Jefferson City, nel Missouri. CONTINUA A LEGGERE>

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Il Caso Papin: legami di sangue. Cosa c’è di più torbido di un’affettività complice e assassina? Le Mans, Francia, 2 febbraio 1933. Questa volta non affronterò, scandaglierò il Serial Killer di turno, abituato a reiterare uno schema prestabilito o evolverlo partendo dal suo primo crimine. Semplicemente vi parlerò di due sorelle assassine, Christine e Léa Papin, di 28 e 21 anni e la loro spietata crudeltà, che appunto non divenne ricorsiva ma limitata ad un ambito, probabilmente dettato da un bisogno di rivalsa, di vendetta per il danno subito e generato nella frustrazione lavorativa. All’epoca del misfatto, risiedevano da almeno 4 anni, in qualità di domestiche, presso una famiglia borghese, ovvero due coniugi di mezza età e la loro figlia. La sera di giovedì 2 febbraio 1933, in seguito all’ennesimo diverbio, causato dalla gestione delle faccende domestiche - nella fattispecie per una probabile interruzione di corrente, causata da Christine dopo aver utilizzato un ferro difettoso - le due ragazze massacrarono in maniera feroce, cruenta, madre e figlia... CONTINUA A LEGGERE>

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Rina Fort - Chi è la belva di Via San Gregorio? Le storie di crimine che vedano i bambini tra le vittime, sono quelle più difficili da raccontare. Come si arrivi a tanto non troverà mai spiegazione; anche la stessa criminale, Rina Fort, sostenne di non averlo fatto, quando invece i guanti neri che indossava probabilmente la separavano dalla sua colpa, dalla vista di mani capaci di tutto. Lo sguardo fisso e spalancato oltre le sbarre, quello di una donna spietata ma anche come tante, desiderosa di amare ed essere amata. Tutto accadde dopo l'ennesimo rifiuto, fallimento e degenerò fino all'annientamento della famiglia del suo amante. Probabilmente sentì il bisogno irrefrenabile di cancellare dalla faccia della terra quello che non sarebbe mai stata e che non avrebbe mai avuto. Caterina Fort, detta Rina, nasce nel 1915 a Santa Lucia di Budoia. Tante tragedie nella sua vita. La casa distrutta da un fulmine, quando era solo una bambina; la morte del padre, avvenuta mentre tentava di recuperarla da un passaggio impervio in montagna; il fidanzato morto di tubercolosi a pochi giorni dal matrimonio... e la scoperta della sua sterilità... CONTINUA A LEGGERE >

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