Una
clinica in fiamme. Due ragazzi si allontanano nella notte,
paradossalmente senza fretta, ad attenderli una sporca libertà e
l'intenzione di un desiderio consumato nel male.
Indossano la stessa e pesante camicia verde oliva, dotata di una
cintola elastica, che penzola lungo la schiena senza frenare l’istinto, i
passi verso il tramonto e oltre l’inferno della ragione. A guardarli
sono così simili. Entrambi con la testa rasata. La statura media di Ela è
pressappoco quella di Samuel, neanche lo dissocia per ossuta
corporatura, lentezza, tantomeno distinzione sessuale; ma sono di
spalle, una sorta di specchietto per le allodole, perché ad invertire il
punto di vista bisogna armarsi di coraggio. Tutto cambia
irreparabilmente e non riferito alla mera constatazione del brutto - assolutamente opinabile, soggettivo - quanto alla percezione di un
sinistro presentimento che danno. Lei, adolescente disturbata, dalla
gestualità infantile, silenziosa e apparentemente indifesa. Ha grandi
occhi neri e sguardo livido di una sensazione impronunciabile. I tratti spigolosi e il naso irregolare si addolciscono lungo la bocca carnosa, da cui inizia una lunga cicatrice, che supera il mento fino a perdersi dietro l’orecchio destro, a formare l’incompleto segno dell’infinito: la lettera “S”. Per Samuel non deturpa,
non vìola la bella pelle dell’unica creatura capace di rendere desiderio
raggiungibile la debolezza, il calore che rifugge come madrileno
affetto da albinismo, che, nell’anomalo candore, inquieta con occhi che
sembrano cangiarsi all’improvviso, scrutare e destabilizzare per una
malevola gioventù. Come qualcosa di puro e oltraggiato allo stesso
tempo, che i lineamenti regolari descrivono tra banalità e disturbo
incontrollabile che ha, che dà di un’identità amorfa e per questo
duttile, nel conformarsi mutevole alla sostanza del dolore inferto senza
coscienza e che il bianco veste di indifesa paura. Un etereo letale di
ventiquattro anni, mentre Ela ne ha solo quattordici.
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martedì 4 luglio 2017
sabato 25 gennaio 2014
PUBBLICARE CON UNA CASA EDITRICE A PAGAMENTO
Decidere di pubblicare con una Casa editrice a pagamento è l'esperienza editoriale più semplice e meno remunerativa che si possa decidere di sperimentare. La stragrande maggioranza dei manoscritti che passeranno al vaglio della Redazione di turno, saranno tutti lodevoli, meritevoli di pubblicazione... perché? Perché paghi e dopo aver pagato che fai? Il tuo libro - in quanto libro di un esordiente, seppur meritevole esordiente - non sarà mai presente a "scaffale", ovvero, non lo vedrai mai in bella mostra nelle librerie blasonate e neanche in quelle più sfigate... perché? Perché sei un esordiente che ha pagato la propria pubblicazione, ma che nessuno cercherà se non grazie a quanto ti sbatti a destra e a manca, tra feste, presentazione, caffè letterari, interviste... ma se ti sbatti qualche politico o qualcuno della Casa editrice o sei la figlia dell'editore ancora meglio; se invece sei fondamentalmente urticato da qualsiasi forma di imbonitura o compromesso... eh... allora la vedo dura! A porre un po' di rimedio arriva il web, dove un buon blog, qualche sortita nei forum a tema, ma anche gli stessi siti che forniscano l'opportunità di segnalare la tua ultima fatica, a cui difficilmente qualcuno presterà attenzione, giusto se hai tanti nemici o amici a scannarsi per l'ultima parola su qualche social network alla moda o anche se hai caricato il video di quando defechi su YT, ovviamente con in mano il tuo libro, il libro di un esordiente... allora qualcosa si potrebbe smuovere e non parlo solo del tuo intestino :-) Ma vale la pena ridursi a fenomeno da baraccone per sponsorizzare qualcosa capace di darti ancora la voglia di sopravvivere malgrado il lurido mondo della comunicazione corrente, dove agli artisti, volenti o dolenti, non rimanga che sottostare per gridare: "IO CI SONO"? Torniamo a bomba, ovvero ai siti utili per segnalare le notizie; alcuni sono stati chiusi o forse dipende da me, perché proprio non sono riuscita ad iscrivermi, così, vi segnalerò quelli dove la segnalazione sia andata a buon fine.
SITI DOVE SEGNALARE LE NOTIZIE :
http://www.intopic.it/blogs/publish.php
http://www.infooggi.it/submit_news.php
http://ziczac.it/a/
http://www.notizie.it/segnala-una-notizia/
http://scrivianchetu.altervista.org/
http://www.diggita.it/
http://oknotizie.virgilio.it/
http://segnalo.virgilio.it/
http://www.tingout.com/
http://www.pubblicarearticoli.it/
http://www.larecensione.it/
http://zazoom.it/
http://zazoom.it/
... se hai da aggiungere a questo elenco altri siti che forniscano la stessa opportunità divulgativa, lasciami un commento e provvederò ad inserirli quanto prima. Grazie.
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