Luglio 25, 2018 Maria Rosaria Cofano
Paul Avery era un reporter del Chronicle, che si occupava del caso dello Zodiac. Il 27 ottobre 1970 gli fu inviata una cartolina di Halloween, firmata con una “Z” e il simbolo di Zodiac. Era stata scritta a mano e c’era scritto: “Bubu-settete, sei condannato” (Peek-a-boo, you are dorme). Si trattava di una vera e propria minaccia, che venne presa in considerazione e pubblicata sul Chronicle. A questa fece seguito una lettera anonima, sempre inviata a Avery. All’interno gli si faceva notare la similitudine tra i delitti dello Zodiac e l'omicidio irrisolto di Cheri Jo Bates. Avvenuto 4 anni prima, nel college di Riverside, California, tutto documentato dal reporter sul Chronicle del 16 novembre 1970.
Cheri Jo Bates era una
studentessa del Riverside Community College. assassinata nel campus
dell'istituto scolastico, il giorno prima di Halloween, il 30 ottobre 1966.
L’autopsia rivelò che la ragazza lottò per sfuggire al proprio assassino.
Presentava numerose pugnalate al viso, alle braccia, ai polmoni. Era rimasta in
biblioteca fino alle 21:00. Alcuni vicini affermarono di aver udito qualcuno
gridare intorno alle 22:30. Il corpo della ragazza venne ritrovato poco
distante dalla biblioteca, tra due case abbandonate e prossime alla demolizione
per l’ampliamento del campus. Gli abiti non si presentavano compromessi, ma
erano pregni di sangue. A cento metri di distanza c’era la sua macchina
parcheggiata, una Volkswagen Beetle verde; i fili dello spinterogeno erano
stati strappati, mentre le chiavi erano ancora inserite. Si pensò che
l’assassino l’avesse manomessa per poi attendere l’arrivo della ragazza di
ritorno dalla biblioteca, attaccandola mentre tentava di avviarla.
Non molto lontano dal cadavere venne ritrovato un orologio Timex, che
presentava il cinturino strappato e le lancette ferme alle 00:24, ma l’omicidio a quell’ora doveva già essere avvenuto. C’erano anche delle
impronte di scarpe di tipo militare.
Il 29 novembre 1966, la polizia di Riverside e la
redazione del giornale Riverside Press-Enterprise ricevettero delle lettere
scritte a macchina, con chiari riferimenti all’omicidio della Bates,
particolari che solo l’omicida avrebbe potuto conoscere e quindi, rivendicando
l’omicidio, sottolineava che la ragazza non fosse la prima e non sarebbe stata
neanche l’ultima. Il mese successivo, dicembre del 1966, venne
scoperta una poesia intagliata su una scrivania della biblioteca. La poesia si
intitolava: “Disgustato dalla vita/non disposto a morire” (Sick of
living/unwilling to die).
La grafia, il linguaggio erano simili a quelli
dello Zodiac, ma questa volta firmata, presumibilmente, con le iniziali
"rh"; anche Sherwood Morrill - che si occupava di esaminare i
documenti della California – lo confermò. Trascorsero 6 mesi dall’omicidio della ragazza. Era il 30 aprile 1967, il padre, Joseph, la polizia di Riverside e il Press-Enterprise,
ricevettero delle lettere, più o meno uguali, con una grafia scarabocchiata. In
entrambe sosteneva che la Bates dovesse morire e che ce ne sarebbero state altre ma, mentre quella
inviata alla polizia e il quotidiano recavano alla fine quella che poteva
sembrare la lettera “Z”, in quella inviata al padre non c’era. 13 marzo 1971, erano
trascorsi quattro mesi dall’articolo di Paul Avery sul caso Bates. Il Los
Angeles Times ricevette una lettera dello Zodiac. Voleva puntualizzare che
la scoperta della sua presenza a Riverside, non fosse merito di Avery ma della
polizia, e che avessero trovato le più facili e tante altre ce n’erano laggiù.
Per il Dipartimento di Polizia di Riverside, Zodiac non era il responsabile
dell’omicidio della Bates, ma lo stesso aveva voluto attribuirsene il merito
attraverso le lettere che si presumeva fossero state scritte da lui.
Il 22 marzo 1971 il Chronicle ricevette una
cartolina indirizzata Paul Avery, che verrà attribuita a Zodiac.
All’interno le frasi erano state composte con lettere ritagliate da giornali.
C’era un’immagine pubblicitaria di Forest Pines, le scritte “Sierra Club”, “trovata vittima 12” e "guardate tra i
pini", "perlustrate l'area di Lake Tahoe" e "in giro nella
neve". Al posto del mittente il suo simbolo: un cerchio attraversato da
una croce.
Con questa cartolina si prendeva la responsabilità
della sparizione di una donna di nome Donna Lass, vista
per l'ultima volta a South Lake Tahoe. La donna lavorava come infermiera
presso il Sahara Hotel & Casino. All’1:40, del 26 settembre, si occupò del
suo ultimo paziente e finì di lavorare intorno alle 2 di notte. Nessuno la vide
lasciare l’ufficio. L’indomani vennero ritrovate la divisa di lavoro e le sue
scarpe all’interno di un sacchetto coperto di spazzatura. L’auto era rimasta
dove abitava. Il suo appartamento era in ordine. Sparita. Sia il suo datore di
lavoro che il proprietario della casa furono avvertiti telefonicamente da una
persona di sesso maschile, che affermava che Donna Lass, all’improvviso, avesse
lasciato la città a causa di problemi familiari. Per la polizia era un caso di
sparizione volontaria, ma in realtà la donna non venne mai ritrovata. Nel
terreno del Sierra Club, vicino Claire Tappan Lodge, venne individuato un posto
che poteva sembrare una recente sepoltura, ma all’interno furono ritrovati solo
un paio di occhiali.
Bill Baker era detective di Santa Barbara. Il 13 novembre 1972, in un articolo sul Vallejo Times-Herald, sostenne
una probabile attribuzione di responsabilità a Zodiac dell’omicidio di
una coppia di studenti nella Contea di Santa Barbara, avvenuto
il 4 giugno 1963. Le vittime erano rispettivamente Robert Domingos e
la sua ragazza Linda Edwards, trovandovi dinamiche omicide similari e
riconducibili a quello di Lake Berryessa, avvenuto il 27 settembre
1969 e considerato il suo primo omicidio accertato. La coppia di studenti
non si era presentata a lezione per il "Senior Ditch Day", che
per tradizione sarebbe un giorno stabilito in cui gli studenti dell’ultimo anno
saltino le lezioni. L’omicidio era avvenuto su una spiaggia vicino Lompoc,
California. L’assassino aveva tentato di legarli, ma i ragazzi con tutta
probabilità erano riusciti a slegarsi e così li aveva sparati ripetutamente
alla schiena con una calibro .22, e nascosti in una capanna, che non era
riuscito ad incendiare del tutto. Invece nell’assalto a Lake Berryessa,
una coppia di ragazzi, Bryan Hartnell e Cecelia Shepard, stavano
facendo un pic-nic sulle rive del Lago Berryessa, quando un uomo vestito da
boia, con occhiali scuri e il simbolo di Zodiac sul petto, gli si avvicinò
puntandogli una pistola Hartnell .45 ACP. Sosteneva di essere evaso dal carcere
di di Deer Lodge, dopo aver ucciso una guardia e rubato un auto. Aveva
bisogno di soldi per fuggire in Messico. Ordinò ai ragazzi di legarsi a
vicenda, controllò anche i nodi. I ragazzi pensarono che si trattasse solo di
una rapina, ma una volta legati, li pugnalò. Poi tracciò sullo sportello
dell'auto di Hartnell il simbolo del cerchio attraversato dalla croce e vi
scrisse sotto: Vallejo 12-20-68, 7-4-69, Sept 27-69-6:30 by knife, le date
degli omicidi e coltello alla fine.
Intorno alle 19:40, lo sceriffo della Contea di Napa
ricevette una telefonata da una cabina. Un uomo comunicava l’omicidio. La
chiamata venne rintracciata e rilevate le impronte dalla cornetta, ma la persona
non era schedata. Due persone che erano andate a pescare vicino al lago,
udirono le urla dei ragazzi, che tentavano di chiedere aiuto. Quando arrivarono
le forze dell’ordine, i ragazzi erano ancora vivi, e la ragazza fornì la
descrizione dell’aggressore, purtroppo durante il trasporto in ospedale entrò
in coma e poi morì dopo due giorni; mentre il ragazzo, Hartnell, riuscì a
salvarsi e a rilasciare la sua testimonianza.
- CRIMINI IRRISOLTI... POTREBBE INTERESSARTI:
Elizabeth Ann Short, meglio conosciuta come La Dalia Nera,
è la vittima di un caso di omicidio tra i più efferati, cruenti,
misteriosi di tutta la storia del crimine, rimasto irrisolto e avvenuto
negli Stati Uniti d'America. Solo il suo nome a tanti non direbbe
niente, mentre il suo altergo ha dato vita ad un copioso contributo
narrativo, morbosamente saturo degli eventi che l'hanno portata fino
all'attuazione del delitto irrisolvibile. Avvenuto per mano di chi? CONTINUA A LEGGERE>
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