IL KILLER DEL ROSSETTO (The Lipstick Killer) - terza parte


William George Heirens
Agosto 19, 2018   Maria Rosaria Cofano 

Venne comparata la sua calligrafia con il messaggio scritto dal killer con il rossetto: non c’era corrispondenza. Quando invece vennero analizzate le impronte digitali insanguinate lasciate sullo stipite dell’appartamento della vittima Frances Brown, con quelle di Heirens, non ci furono dubbi per la polizia: erano le sue; anche quella rinvenuta sul biglietto del riscatto, ovvero del mignolo sinistro, coincideva di nove punti con quella di Heirens. Chi lo ritenevano innocente, affermò che ci volessero almeno dodici punti corrispondenti per una prova inconfutabile. Durante l’interrogatorio confessò di aver utilizzato, come arma del delitto di Susanne, un coltello da caccia e di essersene disfatto, buttandolo da un treno dell'Elevated Subway, perché aveva paura che la madre potesse trovarlo. Il coltello era stato trovato dagli operai della ferrovia e custodito nel magazzino della stazione di Granville. Si scoprì che il proprietario del coltello fosse Guy Rodrick; a lui, Heirens, aveva rubato anche una Colt calibro 22. Heirens, a questo punto rischiava la sedia elettrica. I suoi difensori errano convinti che fosse colpevole, quindi quando gli fu offerto un patteggiamento, che gli avrebbe evitato la pena capitale, lo convinsero ad accettare. La voce della stampa, la sua capacità di condizionare l’opinione pubblica e la stessa indagine, ebbe un ruolo importantissimo in tutta la vicenda che lo coinvolse. Dopo aver firmato la sua confessione, ed aveva solo 17 anni, si mostrò poco collaborativo e la condanna iniziale di un solo ergastolo si trasformò in tre ergastoli. Il 7 agosto 1946, Heirens confessò gli omicidi davanti alla corte. Il 4 settembre, disperato, tentò il suicidio, ma le guardie lo scoprirono in tempo. Un giorno lo sceriffo Michael Mulcahy gli chiese se la ragazza avesse sofferto, ma lui gli rispose di non sapere, perché non era stato lui ad ucciderla e che essendo ancora libero, l’assassino, il padre avrebbe dovuto temere anche per l’altra figlia. William Heirens ritrattò la sua confessione subito dopo la condanna, affermando di aver confessato per salvarsi la vita. Fino al 1975 rimase rinchiuso nella prigione di Stateville a Joliet, Illinois; poi venne trasferito al Vienna Correctional Center, a Vienna, nell'Illinois. Nel 1988 venne trasferito al Centro correzionale Dixon a Dixon, nell'Illinois. In tutti gli anni che rimase rinchiuso, ha cercato, senza successo, di essere creduto e così di ottenere un po’ di benevolenza con la riduzione della pena.  E’ morto il 5 marzo 2012, per complicazioni subentrate a causa dal diabete. 

  • CURIOSITA’ E POSSIBILI COLLEGAMENTI. Visto il modus operandi dell'omicida di Elizabeth Short, alcune letture criminali, pur di trovare l'ennesimo nesso o risoluzione del delitto, videro un collegamento tra questo ed altri in cui vi fossero crimini con vittime mutilate, nella fattispecie quelli messi in atto dal Macellaio di Cleveland, attivo tra il 1935 e il 1938 e l’omicidio di SuzanneDegnan, avvenuto nel 1945 a Chicago. Aveva solo sei anni (povera creatura!) e che come la Short era stata orribilmente mutilata. La connessione tra i due casi arrivò con il ritrovamento del cadavere della Short in Degnan Boulevard, arrivando al Killer del rossetto, ovvero William Heirens, che confessò il delitto della bambina, ma fu arrestato prima del ritrovamento del cadavere della Short. Alcuni ritennero Heirens innocente rispetto all’atroce delitto di Suzanne Degnan: alta era la possibilità che la confessione gli fu estorta in maniera coercitiva. 
  • William Heirens rischiò anche di essere accusato dell'omicidio di Estelle Carey, e questo, secondo il legale William Touhy, lo avrebbe condotto dritto alla pena di morte. Lo salvò, da questa ulteriore imputazione, il fatto di avere un alibi: il giorno in cui la ragazza fu uccisa, si trovava alla Gibault School in Indiana. Trovi qui l'approfondimento del caso irrisolto "Estelle Carey".
  
BIBLIOGRAFIA
- William Heirens: The True Story of The Lipstick Killer: Historical Serial Killers and Murderers (True Crime by Evil KIllers Book 13) (English Edition)


 
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