Luglio 20, 2018 Maria Rosaria Cofano

- "Allen era la signora più prospera di Hollywood, in parte perché era così cauta, piuttosto che assumersi i rischi legati alla gestione di una" casa oscena ", Allen faceva affidamento su un servizio di scambio telefonico per comunicare con i clienti che erano controllati con la massima cura. Si vantava di servire la crema della crema di Los Angeles, e nel 1948 aveva 114 "ragazze di piacere" nel suo harem ". JOHN BUNTIN, LA NOIR: La lotta per l'anima della città più seducente d'America (2009)
… secondo la ricostruzione romanzata di Wolfe, la Short rimase incita e l’editore decise di farla eliminare per evitare uno scandalo. In realtà la polizia di Los Angeles scoprì che la Short non avesse mai lavorato come squillo, e dall’autopsia si evinse che fosse affetta da gravi malformazioni vaginali, quindi impossibilitata a procreare. Intorno agli anni ’90 arriva un’altra figlia ad accusare il padre, George Knowlton, dell’omicidio di Elizabeth Ann Short. Il suo nome è Janice e quanto afferma sarebbe affiorato in un percorso terapeutico, per il superamento di eventi traumatici legati alla sua infanzia, ma per questo considerati non attendibili ai fini investigativi. Seguirà l’ennesimo libro sul caso, nel 1995, Daddy Was the Black Dahlia Killer, scritto a due mani con Michael Newton, già attivo in molte inchieste a sfondo criminale. La tematica è sempre la stessa, il padre aveva una relazione con la Short, che aveva vissuto per un periodo con loro, stabilendosi nel garage, dove poi avrebbe abortito in grande sofferenza, e di come fu anche costretta dal padre a rendersi complice dell’occultamento del cadavere. Coinvolge anche persone come Edward Davis, futuro capo della polizia di Los Angeles, nonché futuro politico californiano, e Buron Fitts, procuratore distrettuale di Los Angeles, che riteneva essere coinvolti nell'omicidio, arrivando a questa conclusione dopo le indagini avviate nei confronti del padre, di cui venne a conoscenza attraverso una fonte: un ex-collaboratore dello sceriffo di Los Angeles. Non esiste però una prova o un documento ufficiale, che acclarino l’indagine avviata nei confronti del padre. Tutto si riduce a un grosso polverone, che la portò ad essere molto conosciuta in spazi virtuali, dove si parlava del caso della Dalia Nera. Accuserà e coinvolgerà tanti dei personaggi, ritenuti coinvolti nella vicenda, paventando in maniera ossessiva oggettivi cospirazioni ed insabbiamenti. Janice Knowlton si suicidò nel 2004 con un'overdose di farmaci, che le vennero regolarmente prescritti.
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