Elizabeth Ann Short - La Dalia Nera (terza parte)


Luglio 20, 2018   Maria Rosaria Cofano

... Sarebbe da condividere la mia faccia, quando ho appreso che nella lista ufficiosa dei sospetti ci fosse anche Orson Welles. Artista eclettico, innovativo, figura di spicco del ‘900. Passava dal teatro al cinema, senza tralasciare la radio. All’età di 23 anni, manda in panico gran parte degli Stati Uniti con un programma radiofonico,  La guerra dei mondi, dove diffuse la notizia che la nazione fosse sotto attacco dei marziani. Questo colpo di genio attirò l’attenzione su di sé, gli diede la fama, un contratto cinematografico da un film all’anno con la RKO Pictures, e la vantaggiosa clausola di assoluta libertà creativa. In realtà solo uno dei suoi progetti troverà spazio e attuazione:  Quarto potere (1941), la sua opera migliore, un film che ha fatto la storia del cinema… ma questa è un’altra storia! Torniamo alla Dalia Nera e le dure affermazioni rivolte al grande regista da parte di Mary Pacios, un’ex vicina di casa della famiglia Short. Anche lei poteva farci mancare il suo punto di vista in un libro? Assolutamente no! Così in Childhood Shadows sbroglia la sua teoria sostenendo che Welles potesse essere l’assassino della Short. Le argomentazioni o supposizioni che la portarono a tale conclusioni furono le seguenti: il temperamento instabile del regista (come se questo bastasse! Comunque…), e alcuni manichini scenici, creati tre mesi prima dell’omicidio della Short e che presentavano mutilazioni similari a quelle inflitte alla ragazza. I manichini dovevano servire per alcune scene del film La signora di Shanghai, film che stava realizzando con la sua ex-moglie Rita Hayworth durante l'omicidio. Le scene saranno tagliate dal produttore Harry Cohn. Poi menziona alcuni spettacoli di magia organizzati dal regista per intrattenere i soldati durante la seconda guerra mondiale, e la sua ossessione per la bisezione dei corpi… quel taglio effettuato a metà corpo da intendersi come l’ossessione, la firma dell’assassino. Nove giorni dopo il delitto, Welles richiese il passaporto; era il 24 gennaio 1947, in quello stesso giorno l'assassino spedì un pacco contenente gli effetti personali della Short ai quotidiani di Los Angeles. Il regista lascia gli Stati Uniti prima ancora di aver completato il montaggio di Macbeth. Si stabilirà in Europa per dieci mesi e nonostante i copiosi richiami della Republic Pictures, non tornerà negli Stati Uniti per completare il film. Tutto rimane ufficioso, aleatorio quasi a voler motivare il bisogno di scrivere di questa sfortunata ragazza, con il mero gusto di esserci in questa vicenda. Quanti posso affermare di averla conosciuta realmente? Pochi. I suoi familiari? Forse! Probabilmente neanche loro la conoscevano fino in fondo. Ancora un altro scrittore, John Gilmore, che nel suo libro Severed, riporterà l’intervista fatta ad un criminale alcolizzato:  Jack Anderson Wilson. Un altro possibile assassino della Short. Per Gilmore, Wilson conosceva la ragazza ed era anche coinvolto nell'assassinio di Georgette Bauerdorf. Secondo le fonti dello scrittore, Elizabeth e Georgette si conoscevano, in quanto entrambe lavoravano come hostess nello stesso nightclub. A questo punto bisogna fare una precisazione: Georgette Bauerdorf morì due anni prima che la Short si trasferisse a Los Angeles nel 1946, mentre il locale risultava chiuso già da un anno. Sempre all’interno di Severed, Gilmore sosterrà che grazie al suo contributo informativo, il detective John St. John (da tempo incaricato del caso) fosse giunto ad una importante conclusione, capace di incastrare Wilson.  In realtà il detective rilasciò un’intervista al quotidiano Los Angeles Herald-Examiner, parlando dei tanti delitti ancora da risolvere e che, tempo permettendo, avrebbe preso in esame quelle che potevano solo considerarsi delle ipotesi di Gilmore. Successe che alcuni file dell'FBI e altri file del procuratore distrettuale di Los Angeles vennero resi pubblici, quindi quanto affermato da Gilmore risultò infondato. Visto il modus operandi dell'omicida della Short, alcune letture criminali pur di trovare l'ennesimo collegamento, risoluzione del delitto, videro analogie tra questo omicidio ed altri in cui vi fossero crimini con vittime mutilate, nella fattispecie quelli messi in atto dal Macellaio di Cleveland (attivo tra il 1935 e il 1938) e l’omicidio di Suzanne Degnan, avvenuto nel 1945 a Chicago. Aveva solo sei anni (povera creatura!) e che come la Short era stata orribilmente mutilata. La connessione tra i due casi arrivò con il ritrovamento del cadavere della Short in Degnan Boulevard, arrivando così al Killer del rossetto, ovvero William Heirens, che confessò il delitto della bambina, ma fu arrestato prima del ritrovamento del cadavere della Short. Alcuni ritennero Heirens innocente rispetto all’atroce delitto di Suzanne Degnan: alta era la possibilità che la confessione gli fu estorta in maniera coercitiva. I reati di omicidio non cadono mai in prescrizione. Ci sarebbe voluto e ci vorrebbe un detective solido, affidabile, incapace di demordere nel riuscire a trovare il bandolo della matassa e dopo tanti anni risolvere questo orribile caso. C'è un'altra curiosità sulla Short, ovvero di una possibile relazione con Marilyn Monroe e presunte orge, ma di questo non esistono prove. Tutto ciò allargherebbe il disegno in maniera tale da giustificare l'irrisolvibile, visti i coinvolti eccellenti e la morte alquanto nebulosa dell'attrice. Il 25 gennaio il corpo di Elizabeth verrà seppellito nel grande cimitero di Oakland in California, ovvero il Mountain View Cemetery, quindi non nella città di provenienza, Medford, per l’amore che la ragazza aveva sempre dimostrato per la California. Seguono alcune letture citate, poiché di questa storia nera tanti sono stati i libri scritti, alcuni più o meno attendibili, altri troppo o volutamente romanzati. Buona lettura e curiosità, che non deve mai mancare

TRUE CRIME:
- Daddy was the Black Dahlia Killer
Libro di Janice Knowlton
Prima pubblicazione: 1995 

- Severed: The True Story of the Black Dahlia Murder
Libro di John Gilmore
Prima pubblicazione: 1994

- Childhood Shadows: The Hidden Story of the Black Dahlia Murder
Autore: Mary Pacios
Prima pubblicazione: dicembre 1999

- Black Dahlia Avenger - The True Story
Prima pubblicazione: 10 aprile 2003
Autore: Steve Hodel

- Black Dahlia Avenger - The True Story
Prima pubblicazione: 10 aprile 2003
Autore: Steve Hodel

- The Black Dahlia Files: The Mob, the Mogul, 
and the Murder That Transfixed Los Angeles.
Prima pubblicazione: 27 dicembre 2005
Autore: Donald H. Wolfe

- Black Dahlia Avenger II
Prima pubblicazione: 2012
Autore: Steve Hodel


ROMANZI:
1977 Verità confessate (True Confessions) - John Gregory Dunne
1987 Dalia Nera (The Black Dahlia) - James Ellroy
2002 Angel in Black - Max Allan Collins
2008 Dalia Rossa (The Red Dahlia) - Lynda La Plante

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