Francamente ritengo che tu faccia un uso improprio dell'utilità se misurato in base alla distanza, anche perché è il tuo concetto di utilità, un metro a cui avresti dato un senso di utilità se solo avessi acconsentito a darti quello che chiedi. La citazione dell'uomo ridotto ad automatismo o macchina come dir si voglia, è affine a queste strumentazioni e le loro risultanti, là dove tutto si riduca a copiose icone. I pensieri non hanno sempre bisogno di essere figurati, come i sentimenti non hanno sempre bisogno di gratificazioni visive. Un vero sentimento lo è a prescindere. La velocità con la quale si bruci tutto nel reale, ha menomato l'immaginazione e reso l'uomo una macchina. Ci sono libri meravigliosi costruiti su corrispondenze epistolari di affinità, che si sono rincorse, cercate a prescindere da una fotografia, distanza e concetti astrusi di utilità. Certo bisogna viversi, conoscersi e questo appartiene allo stato reale, all'abusato termine quotidiano: se quello che abbiamo sentito si ridurrà a mera meccanica, allora non abbiamo sentito niente. Semplice! Il nichilismo... hai ragione, con questo non c'entra.
sabato 17 febbraio 2018
FUORI DAL TEMPO E DALLO SPAZIO
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