Imperversa la noia. Pensieri muti e frasi spezzate. Fogli sporchi di caffè e una luce troppo forte per i miei gusti. Apatia, amica mia! Ne abbiamo perse di giornate. Io a recuperare l'irrecuperabile e tu a rubarmi i respiri. Lo stesso ho bisogno di te. Ritrovo quello che mi hai dato, dopo averlo cercato tra i libri impolverati, con pagine segnate da eventi che credevo capaci di cambiarmi. Hai fallito amica mia... hai fallito! Te lo dico senza cinismo, rimarcando il numero di quella pagina (sempre la stessa). Lui c'era ancora. La sua ragione poteva essere quella della mia esistenza, ma avere il coraggio di annullarsi non è coraggio. Si è soli anche tra la gente... e intanto l'acqua scorre. Solo allora ricordo e torna un tempo: il mio.
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