L'ennesima toilette da autostrada alla stregua di una latrina. A precedermi un ragazzo, tiene per mano sua figlia. Fosse stata la mia, l'avrei fatta pisciare in macchina. Entro, ma non tocco praticamente niente: salviette antibatteriche, contenitore dove piscerò eludendo e scongiurando possibili infezioni. Mi passano per la testa tanti di quei pensieri che sono già distratta dal vociare insistente della gente al bar. Lui prende un Gratta e Vinci e in macchina esulta: "Ho vinto 500 euro!...", non si fida di niente e nessuno e aggiunge "... mettilo qua, mettilo là...", e si riparte. Freccia a sinistra. Di nuovo in autostrada a contare i sorpassi. Quanto mi piace guidare! Metto insieme tutti i pezzi e realizzo che Roma sia vicina, a conferma l'asettica voce del navigatore. Il sole in faccia e la costipazione intestinale già in atto. Per due giorni di cacare non se ne parla proprio: senza il mio bagno è una tragedia. MRosariaC
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