lunedì 9 settembre 2013

Alibi e traslochi

Mi piace viaggiare, detesto i traslochi: devi inevitabilmente fare i conti con quello da lasciare, sacrificare o salvare. Farlo, prendendo in esame la destinazione, aiuta ma fino ad un certo punto, se appunto la destinazione non diventi un alibi per la cernita. Scatole, ricordi e retaggi, per una feticista disordinatamente stratificata e romanticamente cinica, sono come scogli acuminati da attraversare a piedi scalzi. Eh, quanto la faccio tragica! Forse non è la cosa giusta da fare, forse è la cosa più giusta che mi sia mai capitata. Forse… ho paura. Un’altra cicatrice.


Che cosa vede Samuel negli occhi di Ela? Una parte di lui, una sensazione orribile, che non ha mai smesso di guardarlo.


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